Il Riff di Money - Pink Floyd

I tempi dispari nel Rock
Nella musica pop e rock, c’è una regola non scritta: se vuoi scrivere un brano di successo, usa il 4/4.
Il 4/4 è regolare, prevedibile, familiare. È il battito del cuore della musica occidentale. Lo senti ovunque: dal pop più commerciale al rock più aggressivo, dal blues al funk.
Usare tempi dispari come un 5/4 o 7/4 è considerato troppo d'avanguardia e rischioso.
Ma, ogni tanto, c'è chi riesce a creare un brano così musicale che parla al grande pubblico, nonostante le complessità tecniche.
Money dei Pink Floyd
Quando nel 1973 i Pink Floyd pubblicano Money come singolo estratto da The Dark Side of the Moon, il brano entra nelle classifiche e diventa uno dei più riconoscibili della loro carriera, nonostante il fatto che il riff principale è in 7/4.
Scrivere in tempi dispari non è la strada più facile.
Un brano in 7/4 (o 5/4, o 11/8…) è meno intuitivo, più difficile da suonare e da ballare, e rischia di risultare “complicato” per l’ascoltatore medio.
Eppure, se usati bene, questi tempi possono diventare una firma.
Un modo per spezzare la monotonia, per dare personalità a un brano.
Money ne è l’esempio perfetto: il tempo dispari non è un vezzo tecnico, ma parte integrante del groove.