Gravity Instrumental Cover

Ci sono brani che vanno oltre il tempo e le mode, pezzi che parlano direttamente all’anima con una semplicità disarmante. Gravity di John Mayer è senza dubbio uno di questi. Da quando l’ho ascoltata per la prima volta, è entrata di diritto tra le mie canzoni preferite di sempre. Ogni nota sembra sospesa, ogni frase musicale porta con sé un’emozione sincera. È un brano che non ha bisogno di virtuosismi per lasciare il segno: basta la sua eleganza essenziale per farlo diventare un classico.
Proprio per questo ho deciso di dedicarle una mia interpretazione strumentale. Non volevo stravolgere nulla, ma piuttosto rendere omaggio alla sua bellezza intrinseca, lasciandomi guidare dal mood intimo che la contraddistingue. Ho cercato di mantenere quella delicatezza che fa di Gravity una canzone speciale, aggiungendo però il mio tocco personale, il mio modo di “respirare” tra le note.
Suonarla è stato un viaggio emotivo: da un lato il rispetto per un capolavoro intoccabile, dall’altro la voglia di farlo mio, anche solo per qualche minuto. Penso che sia questo il potere della musica: trasformare l’ascolto in un dialogo silenzioso tra chi ha scritto, chi interpreta e chi ascolta.
Spero che questa mia piccola versione ti trasmetta almeno una parte delle sensazioni che provo ogni volta che riascolto Gravity. Se anche tu ami questo brano, fammi sapere cosa ne pensi: la musica è ancora più bella quando diventa condivisione.